La vita nuova
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C’è
una teologia morale cristiana, che si rispecchia poi nel vivere quotidiano di
molti cristiani che si basa sul non fare: “no devi fare questo o non devi fare
quello”
Questo
teologia morale spicciola la senti in tanti cristiani che spiegano la loro
spiritualità dicendo: “non rubo, non uccido, non faccio nulla di male”
Una
teologia morale che si basa tutto sul non peccare, sul non fare nulla.
Ma
questo è un cristianesimo che ci impedisce di vivere e che ci relega nell’angolo
del mondo.
Questo
è un cristianesimo che ci chiude in una stanza,
e all’interno di essa noi passeremo tutto il tempo a controllare le
nostre azioni.
Io
penso che questo non è vivere una vera fede cristiana.
Diversi
movimenti cristiani hanno proprio questa teologia morale alla base della loro
spiritualità: ”State attenti a non fare del male e pregate.”
Questo
è un cristianesimo passivo che non darà frutti, anzi…
Se
da una parte la conversione è una rinuncia, dall’altra è dimostrare i frutti
della conversione.
Una
volta che abbiamo rinunciato al male, la nostra preoccupazione deve essere fare
il bene.
Una
volta che abbiamo detto no a tutto ciò che è sbagliato, che male, che è
negativo il nostro dubbio deve essere solo :scegliere da bene e bene.
Scegliere
su cosa è meglio.
Dobbiamo
superare questa teologia del “non fare”, del chiudersi, dobbiamo guardare
avanti e entrare nella teologia del fare.
Passare
da un cristianesimo passivo ad un cristianesimo attivo.
Non
c’è cosa più gradita per il mondo se non quello di cristiano chiuso nella
sacrestia della chiesa.
Quindi
in questo dinamismo che nasce dalla nuova vita frutto della conversione
dobbiamo cominciare ad essere propositivi nella nostra vita personale.
Se
dobbiamo rinunciare al male contestualmente dobbiamo iniziare a fare il bene.
Infatti
i cristiani non solo coloro che non odiano, ma coloro che amano.
RISCEGLIERE GESÙ
Una
volta che noi abbiamo accettato la vita nuova, dobbiamo comprendere che non
siamo soli in questo nuovo processo di cambiamento, in questa nuova vita.
La
nuova vita è sotto l’ azione santificante dello Spirito Santo.
La
vita nuova è una vita sotto l’azione dello Spirito Santo e che ha come azione
finale, come obiettivo, come meta la santità personale di ognuno di noi.
Tutti
noi siamo stati battezzati quando eravamo molto piccoli, e non eravamo in grado
di comprendere pienamente il vero significato del Battesimo, ne la scelta che
implica essere battezzato.
Quando
abbiamo ricevuto la Cresima, o il Sacramento della Confermazione, la piena
coscienza della scelta non l’avevamo.
Molti
sono cristiani senza aver fatto la scelta personale di aderire a Gesù
Cristo. Sono cristiani secolari,
credenti per sentito dire, per tradizione, per obbligo familiare.
Ecco
invece il senso di questo seminario, di queste catechesi… preparare ognuno di
noi alla scelta di Gesù.
Aiutare
tutti coloro che ascoltano, che sono presenti a questa catechesi a riscegliere
Gesù come Signore della suo vita, iniziare un nuovo percorso di conversione
personale, rivitalizzare la vita nuova ispirata, guidata e sostenuta dallo
Spirito Santo.
La
preghiera d’effusione che andrete a ricevere tra qualche tempo, ha lo scopo di
formalizzare la nostra voglia di
rinascere a vita nuova, non in virtù di un nuovo sacramento, ma in una nuova
consapevolezza del nostro Battesimo.
Rivivere
la nostra rinascita spirituale.
LA CRESCITA
Se
parliamo di rinascita, vuol dire che in questo momento non siamo adulti nella
fede, ma siamo come bambini spirituale,
ancora tutti inesperti, impreparati, ignoranti della vita nello Spirito Santo.
Il
nostro rischio più grande rischio è di rimanere dei bambini, anzi degli
“infantili spirituali”.
Da
qui in poi noi da bambini dobbiamo diventare adulti spirituali.
Come
ai le mamme con i loro figli, che inizialmente lì nutrono con latte e miele e
tante coccole, così lo Spirito ci nutrirà inizialmente con “latte e miele”, ma
in seguito ci darà da mangiare “cibo solido” e per questo giorno che dobbiamo
prepararci perche le parole di San Paolo rivolte agli ebrei no si adattino
troppo a noi:
Infatti, voi che dovreste essere ormai
maestri per ragioni di tempo, avete di nuovo bisogno che qualcuno v'insegni i
primi elementi degli oracoli di Dio e siete diventati bisognosi di latte e non
di cibo solido.[1]
Dopo
avere rinnovato la nostra scelta di essere cristiani, il nostro obiettivo è
crescere per diventare cristiani adulti, capaci di vivere una fede adulta.
Dobbiamo crescere e
divenire simili a Gesù perché solo nella maturità cristiana potremmo
comprendere:
siate in grado di comprendere con tutti i santi quale
sia l'ampiezza, la lunghezza, l'altezza e la profondità, [1]
Il
nostro compito è crescere verso e in Gesù Cristo e nello Spirito Santo
Al contrario, vivendo
secondo la verità nella carità, cerchiamo di crescere in ogni cosa verso di
lui, che è il capo, Cristo[1],
Cerchiamo di mettere dei paletti che possano indicare la strada, il progresso spirituale e saper riconoscere i segni della non crescita. Quali possono essere i segni di questo infantilismo?
Elenchiamone
alcuni:
La ricerca del miracolistico.
La ricerca del super carismatico;
La ricerca di momenti super emozionanti;
Disimpegno sociale;
Assenza di testimonianza;
Instabilità della fede.
Non c’è molto da dire,
l’elenco non è esaustivo sui segnali e i pericoli dell’infantilismo spirituale,
qui ho elencato i più eclatanti, quelli che anche la scrittura sono stati
condannati apertamente.
Molti cristiani vivono di un
turismo carismatico, andando a vedere, i
vari guaritori ( veri o falsi, cristiani e no) che si sono oggi presenti nel
mondo.
Troppa gente basa la sua vita
spirituale sulle parole, insegnamenti dei super carismatici.
Troppa gente basa la sua
esperienza di Dio, solo se vive super emozioni che nascono da celebrazioni
roboanti, luoghi particolari o altro…
Come non c’è molto da dire in
questo momento sul disimpegno sociale, sul non prendere coscienza del ruolo del
cristiano nel mondo, sulla falsa testimonianza che si dà ….
DRITTI VERSO IL CIELO
E’
giunto il momento di cambiare rotta, girare su noi e puntare dritti verso il
cielo.
Ma
questo cambiamento noi non lo possiamo far da soli, o almeno è molto difficile
farlo da soli con le nostre sole forze, abbiamo bisogno di qualcuno che ci
aiuti.
Da
soli, in questa nuova strada rischiamo di perderci, di smarrire l strada,
oppure di scoraggiarsi nei momenti di difficoltà, di stanchezza. Abbiamo
bisogno di aiuto.
Per
fare questo passo, per fare questo cammino noi abbiamo bisogno dei fratelli.
Non
per un motivo, ma per mille motivi.
Abbiamo
bisogno dei fratelli, abbiamo bisogno di una comunità cristiana perché:
Abbiamo bisogno di essere
continuamente evangelizzati;
Abbiamo bisogno di essere
continuamente catechizzati;
Abbiamo bisogno di essere stimolati;
Abbiamo bisogno di essere perdonati;
Abbiamo bisogno di essere
rincuorati;
Abbiamo bisogno di essere consolati;
Abbiamo bisogno di essere serviti;
Ma abbiamo anche bisogno…
dei
fratelli per pregare,
dei
fratelli per perdonare ed essere perdonati
dei
fratelli per amare ed essere amati
dei
fratelli per servire e paradossalmente per farci servire.
La
nuova vita non è più da singoli, non è una vita che dobbiamo vivere da soli, ma
siamo chiamati a vivere all’interno di realtà nuova e antica: la comunità
cristiana.
E
in questa nuova realtà siamo chiamati a crescere.
Siamo
entrati che avevamo bisogno dei fratelli, della loro parola, della loro
catechesi, della loro preghiera, della loro testimonianza e dobbiamo restare
per parlare, catechizzare, pregare e testimoniare con gli altri e per gli
altri.
J.
F . Kennedy in un famoso discorso disse agli americani “non pensare a cosa
l’America può fare per te, ma pensa a cosa tu puoi fare per l’America”. Adattando a noi la frase del Presidente potremmo
dire “non pensate a cosa la comunità cristiana può fare per te, ma pensa a cosa
tu puoi fare per la tua comunità cristiana”.
Quello
che ci aspetta è una vita attiva, piena, gioiosa e santa nello Spirito Santo.
Leggiamo
nel DEUTERONOMIO come parola conclusiva:
Io ti ho posto davanti la vita e la morte, la benedizione e la
maledizione; scegli dunque la vita perché tu viva e la tua discendenza amando
il Signore tuo Dio…[2]
Vedete, io ti pongo oggi davanti a voi
una benedizione e una maledizione; la maledizione se obbedite ai comandi del
Signore vostro Dio, che oggi vi do; la maledizione se non obbedite ai comandi
del
Signore
vostro Dio e se vi allontanate dalla via che oggi vi prescrivo per seguire dei
stranieri che non avete conosciuti.[3]